NUOVO MILLENNIO  

Il divertimento

Il concetto di divertimento è vasto e abbraccia ogni attività che si ricollega, in generale, all’impiego del cosiddetto tempo libero. Così lo è, ad esempio, tanto lo svago sportivo, quanto quello più raffinato di coloro che studiano la storia o si occupano di letteratura e arte, di musica e teatro.
In breve tutto ciò che avviene in un contesto autentico, non mediato, che si tocca con mano e che dà luogo ad un insieme di fattori che aumentano sicurezza e fiducia sociale.

Il divertimento, è una caratteristica della libertà moderna, perché è essenzialmente libertà dalla politica.
L’individuo apprezza altamente attività di per sé prive di significato che appartengono alla sfera del divertimento, poiché in esse si assapora l'illimitatezza della libertà soggettiva.
Le attività giocose e futili hanno il pregio di poter essere coltivate senza essere disturbati da serie questioni politiche, senza grandi passioni o curiosità.
L'uomo ama stare con se stesso (comprendendovi anche la cerchia di familiari ed amici), divertirsi per conto suo, senza tuttavia rifluire nella propria interiorità, ma completamente rivolto verso l'esterno, interessato soprattutto a vivere una vita molto varia, ricca di molteplici attività e di contatti.
Vale la pena di ricordare l'utopia di Carlo Marx: a caccia la mattina, a pesca il pomeriggio e la sera a scrivere saggi critici.
La gloria e l'eroismo appartengono ormai solo a una sfera irreale e ideale, il mondo dell'individuo eroico è tramontato.
Gli eroi forse destano ancora stupore e meraviglia, ma non incitano più all'emulazione.
Al posto della gloria l'uomo tende ora a mettere il piacere, e a rimuovere gli ostacoli dal suo cammino verso questa direzione.
In questo senso la politica è chiamata in causa.
Infatti, i legami più profondi tra i cittadini si formano e si consolidano nello spazio in cui si svolge la propria esistenza. Qui si realizza la relazione vera tra gli individui e si rafforzano i vincoli di amicizia. In questo spazio si sviluppa quella che possiamo chiamare la cultura reale.